I giovani che si ritirano dal mondo sociale

Hikikomori, un fenomeno che non si ferma

Scrive Helene Pacitto sull’huffingtonpost.it <<Secondo i dati raccolti tramite l’uso dell’intelligenza artificiale dalla Soft-two co. ldt, una società specializzata in sondaggi, il 70% dei giovani giapponesi tra i 17 e i 30, avrebbe sviluppato una vera e propria fobia verso le conversazioni telefoniche.>>

Nell’articolo si fa riferimento all’utilizzo dei mezzi di comunicazione alternativi come le chat per giustificare le difficoltà o l’insofferenza nell’uso del telefono. Dobbiamo porci però alcune domande che riguardano il sistema sociale in cui accadono tali comportamenti. Non parlo tanto del Giappone, eventualmente alcuni aspetti sono esacerbati in quel paese, ma piuttosto della “tarda modernità” che coinvolge con diversi gradi tutte le società occidentali. Cosa succede ai giovani nelle nostre società?

<<I cambiamenti intervenuti nella società contemporanea hanno avuto un notevole impatto sui meccanismi di riproduzione della disuguaglianza. Come si è cercato di mostrare, anche fra gli oppositori della tesi dell’individualizzazione vi è un generalizzato riconoscimento del fatto che in un contesto attraversato da potenti processi di detradizionalizzazione nuove risorse – variamente definite come identity capital, personal skills, capacità di navigazione, life management skills, capacità di agency, riflessività – divengono cruciali nel sostenere le transizioni all’età adulta.>> 1

Si da una grande importanza ai risultati prestazionali a cominciare dalla scuola tanto più quanto aumentano i gradi, (primaria, secondaria ecc.) fino ad arrivare all’università e/o al lavoro. Sui giovani pesa un carico di aspettative sociali di grande importanza. Quando i giovani non si sentono capaci di affrontare con successo le molte sfide, problemi, opportunità, difficoltà che hanno di fronte cosa succede? Carol S. Dweck ha raccolto i risultati di trent’anni di ricerche nel libro “Teorie del Sé”. La richiesta prestazionale è stata oggetto di uno studio particolare ed ha evidenziato interessanti e problematici effetti sulla capacità di affrontare gli obiettivi sfidanti e le difficolta da parte dei giovani.

<<Un obiettivo di prestazione riguarda la misurazione della capacità. Questo tipo di obiettivo fa sì che gli studenti concentrino l’attenzione sulla valutazione di se stessi attraverso la prestazione. Di fronte ad un insuccesso potrebbero incolpare la propria intelligenza, dimostrando quindi una risposta di impotenza.
Un obiettivo di padronanza riguarda invece il conoscere in modo approfondito nuovi argomenti. In tal caso, l’attenzione si concentra sul cercare strategie di apprendimento. Quando le cose non vanno bene, ciò non ha niente a che fare con l’intelligenza. Significa semplicemente che non sono ancora state trovate le strategie giuste per risolvere il compito.>> 2

In una società che spinge fortemente su obiettivi di prestazione, in mancanza di una adeguata formazione su come porsi più correttamente obiettivi di padronanza, potrebbe essere comprensibile una risposta di impotenza in una parte di giovani meno attrezzati. (sarebbe interessante indagare anche sull’influenza degli habitus, ovvero dei contesti sociali, di questi ragazzi).

  1. Antonella Spanò, Studiare i giovani nel mondo che cambia, Franco Angeli 2018, edizione digitale, La questione della diseguaglianza nella tarda modernità, Premessa ↩︎
  2. Carol S. Dweck, Teorie del Sé. Edizioni Centro Studi Erikson, 2000, p.39 ↩︎

Sciopero nella sanità

Sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri oggi, martedì 5 dicembre 2023

<< Sono almeno 5 le ragioni della protesta di infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006: assunzioni di personale; detassazione di una parte della retribuzione; risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro; depenalizzazione dell’atto medico; cancellazione dei tagli alle pensioni. >> si legge su ADNKronos.

I sistemi sanitari dei paesi occidentali si fondano su uno specifico sogno/paradigma alimentato in modo consapevole o meno da media, università, industrie medicali e farmaceutiche e operatori della sanità: “Il sogno dell’eternità” che è il titolo di un saggio della sociologa canadese Céline Lafontaine

<< Con l’affermazione del biopotere come forma di governo delle società moderne, il mantenimento e il prolungamento della vita vanno via via imponendosi nella definizione del ruolo dello Stato, al punto che la salute e la sicurezza costituiscono, all’alba del XXI secolo, il cuore autentico di ogni lotta politica. Intruinsecamente legato al combattimentocontro la morte che caratterizza la modernità, il biopotere corrisponde alla logica del controllo securitariodella prevenzione sanitariae dell’intervento terapeutico che non cessa di intensificarsi nelle nostre società >> 1

A volte le affermazioni dei sociologi appaiono quantomeno fastidiose, come spesso ricorda Bourdieu, ma che la sanità sia ormai un sistema fondante dello stato, il primo impegno che uno stato “civile” deve avere nei confronti dei suoi cittadini, viene riconosciuto anche da un famoso medico di emergenza che ha operato per tutta la vita nelle zone di guerra, Gino Strada:

<< Solo 9 miliardi dei 209 del Recovery Fund verranno usati per investimenti nel settore sanitario. Poco più del 4% per un settore fondamentale per la vita di tutti noi. Se neanche una pandemia epocale – con quasi 70 mila morti in Italia – riesce a farci riorganizzare le nostre priorità, stiamo perdendo l’ultima occasione per riformare le basi della società in cui vogliamo vivere >>

Spesso si parla di sanità e di sistema sanitario quasi pensando a un sistema di nicchia, certo molto costoso ma ben lontano dai problemi fondamentali della società e del vivere sociale. Invece è al centro delle nostre società e merita una particolare attenzione, tanto quanto il sistema mediatico, politico-amministrativo, economico che si intrecciano occupandosi, o facendosi occupare dal sistema sanitario.

Il sistema sanitario, come tutti gli altri sistemi, e forse più degli altri, è investito e quasi travolto dall’evoluzione tecnologica, sempre più risorse vengono impiegate per pagare l’industrai farmaceutica e quella medicale, per pagare il privato convenzionato, e le risorse per il sistema pubblico e in particolare per il personale che ci lavora, sanitario e amministrativo, tendono costantemente a diminuire costringendo gli operatori a reagire di fronte a questa situazione.

  1. Celine Lafontaine, Il sogno dell’eternità, Medusa editore, Milano 2009, p. 33 ↩︎