Galtung1 ci invita a non accontentarci della “pace negativa” – ossia, l’assenza di conflitti armati – ma a lavorare verso una “pace positiva”, che affronti le cause profonde della violenza. Nel contesto mediorientale, ciò significa:
- Superare la violenza strutturale:
- Promuovere una distribuzione equa delle risorse, garantendo accesso a diritti fondamentali come istruzione, salute e sicurezza.
- Sostenere processi di riconciliazione interetnica e interreligiosa.
- Decostruire la violenza culturale:
- Contrastare le narrazioni ideologiche che giustificano il conflitto.
- Favorire il dialogo interculturale per ridurre le percezioni di incompatibilità tra le parti.
- Favorire la trasformazione del conflitto:
- L’approccio di Galtung suggerisce soluzioni “trascendenti” che vadano oltre le contraddizioni apparenti. Ad esempio, trovare soluzioni creative per il problema del territorio palestinese/israeliano attraverso governance condivise o istituzioni binazionali.
Diagnosi e Prognosi – Uno Sguardo Sociologico
Come indicato da Galtung, affrontare il conflitto richiede un’analisi rigorosa (diagnosi), una previsione delle possibili evoluzioni (prognosi) e l’elaborazione di soluzioni praticabili (terapia).
Diagnosi del Medio Oriente secondo Galtung:
- Attitudini: La percezione di ostilità tra le parti rende difficile la fiducia reciproca.
- Comportamenti: Le azioni violente prevalgono sui tentativi di dialogo.
- Contraddizioni: Le cause profonde, come il controllo delle risorse, l’egemonia politica e il nazionalismo, non sono ancora affrontate.
Prognosi:
Se non si affrontano le cause strutturali e culturali, il conflitto continuerà a diffondersi, creando ulteriori effetti a cascata a livello regionale e globale.
Terapia:
- Interventi multilaterali: Coinvolgimento di organizzazioni internazionali in processi di pace equi.
- Educazione alla pace: Programmi educativi che promuovano la comprensione interculturale e la nonviolenza.
- Soluzioni locali: Empowerment delle comunità locali per risolvere le proprie dispute.
Conclusioni
Il Medio Oriente rimane uno specchio delle sfide globali legate ai conflitti moderni: interconnessione, interessi economici e ideologie divisive. La combinazione dell’analisi geopolitica di Ferrari e dei concetti teorici di Galtung ci offre una visione stratificata e profonda. Affrontare questi conflitti richiede uno sforzo collettivo per smantellare le strutture che perpetuano la violenza e costruire nuove fondamenta per una pace sostenibile.
- Johan Galtung, Affrontare il conflitto, trascendere e trasformare, ed. Plus (Pisa university press), Pisa, 2008. ↩︎