Il nuovo sistema di accesso agli studi medico-scientifici

“L’istruzione tende a riprodurre la struttura della distribuzione del capitale culturale tra le classi sociali, trasformando l’eredità culturale in successo scolastico e, quindi, in titoli scolastici che conferiscono un vantaggio in termini di accesso alle posizioni sociali superiori.” Pierre Bourdieu

Il modello francese

Il sistema francese consente agli studenti di iniziare il primo anno di studi medico-sanitari senza test d’ingresso iniziale, ma la selezione avviene al termine del primo anno. Durante questo anno, gli studenti frequentano corsi comuni per diverse discipline sanitarie (medicina, odontoiatria, farmacia, ostetricia), affrontando esami impegnativi. Solo coloro che superano questi esami con i migliori risultati sono ammessi al secondo anno di studi.

Il vantaggio di questo modello è che offre a un numero più ampio di studenti l’opportunità di dimostrare il proprio impegno e capacità sul campo, piuttosto che basare l’accesso esclusivamente su un test di ammissione preliminare. Tuttavia, rimane un sistema altamente selettivo che porta a una scrematura importante alla fine del primo anno.

L’accento su meritocrazia e inclusione

L’Italia sta prendendo spunto da questo sistema, proponendo una modifica che consente l’accesso aperto al primo semestre di medicina, seguito da una selezione basata sui risultati ottenuti in quel periodo, con l’obiettivo di rendere il processo di selezione più meritocratico e inclusivo.

Pierre Bourdieu sostiene che il sistema educativo non sia neutrale, ma al contrario, contribuisca a perpetuare la stratificazione sociale. La scuola favorisce coloro che già possiedono il capitale culturale e sociale necessario per avere successo. Gli studenti provenienti dalle classi dominanti accedono più facilmente a livelli superiori di istruzione, mentre quelli delle classi subordinate faticano ad adattarsi a un sistema che non riconosce il loro background. Il risultato è una riproduzione delle disuguaglianze di classe, che vengono giustificate attraverso l’idea di merito. Questo processo rende la gerarchia sociale stabile, poiché chi ha già privilegi li mantiene grazie all’accesso più agevole alle risorse educative.

Habitus e riproduzione delle diseguaglianze

Nel contesto educativo l’habitus, concetto centrale nel pensiero di Bordieu, influenza come gli studenti percepiscono il mondo e come si comportano all’interno delle istituzioni scolastiche. Gli studenti delle classi sociali più basse interiorizzano inconsciamente aspettative limitate e adattano le loro ambizioni e comportamenti di conseguenza, accettando implicitamente le loro posizioni nella gerarchia sociale. Al contrario, gli studenti delle classi dominanti si sentono più a loro agio e sicuri di sé, poiché le loro predisposizioni culturali sono in linea con le aspettative scolastiche.

In sintesi, Bordieu nella sua ricerca pubblicata nel libro “La riproduzione”1 evidenzia che l’istruzione, lungi dall’essere un processo di equa distribuzione delle opportunità, contribuisca attivamente alla riproduzione delle disuguaglianze sociali. La modifica del sistema di accesso alla facoltà di medicina, lungi dal temperare questa tendenza, rischia di accentuarla.

Una rappresentazione cinematografica del sistema di accesso francese agli studi medico-scientifici si trova nel film “Il primo anno” Regia di Thomas Lilti, Francia, 2018.

  1. Pierre Bourdieu, La riproduzione, Guaraldi, 2006 ↩︎

Giornata Internazionale della Salute Mentale

In occasione di questa ricorrenza, il Presidente Mattarella sottolinea che «il pregiudizio e la disinformazione che la circondano impediscono a molti di farsi aiutare… E il fenomeno è ancora più preoccupante quando interessa giovani che… si trovano ad affrontare una pressione spesso insostenibile». Mattarella
La sfida della salute mentale dei giovani è una delle più urgenti, anche perché oggi molti di loro un lavoro stabile non lo hanno, aggravando l’insicurezza del futuro.

Giornata internazionale della salute mentale

I sociologi da tempo hanno individuato che l’evoluzione sociale attuale mette in crisi i modelli di formazione dell’identità delle nuove generazioni, con inevitabili conseguenze per la loro salute mentale. Antonella Spanò (2018)1 osserva: «In conseguenza delle profonde trasformazioni economiche e sociali, la transizione all’età adulta appare ben più ardua che nel passato… La fine del lavoro full time-full life ha condannato un’intera generazione alla precarietà».

Ulrich Beck descrive bene questo fenomeno: «Le forme tradizionali e istituzionali… vanno perdendo di significato ed efficacia. Ai nostri giorni, è dagli individui che si pretende il controllo di inquietudini e timori… Da quest’obbligo crescente a elaborare da sé l’insicurezza sorgono nuove richieste all’indirizzo delle istituzioni sociali» (Beck, 2008)2.

David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, evidenzia: «Oggi siamo nella società ‘fluida’… Le scelte si sono moltiplicate e con esse anche l’ansia verso una realtà non ben definita… la realtà fisica è stata in gran parte sostituita dalla realtà virtuale».

  • Antonella Spanò, Studiare i giovani nel mondo che cambia, Introduzione, Franco Angeli Edizioni, Milano, 2018 ↩︎
  • Ulrich Beck, Costruire la propria vita, Il Mulino, Bologna, 2008 p.115 ↩︎
  • Sciopero nella sanità

    Sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri oggi, martedì 5 dicembre 2023

    << Sono almeno 5 le ragioni della protesta di infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006: assunzioni di personale; detassazione di una parte della retribuzione; risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro; depenalizzazione dell’atto medico; cancellazione dei tagli alle pensioni. >> si legge su ADNKronos.

    I sistemi sanitari dei paesi occidentali si fondano su uno specifico sogno/paradigma alimentato in modo consapevole o meno da media, università, industrie medicali e farmaceutiche e operatori della sanità: “Il sogno dell’eternità” che è il titolo di un saggio della sociologa canadese Céline Lafontaine

    << Con l’affermazione del biopotere come forma di governo delle società moderne, il mantenimento e il prolungamento della vita vanno via via imponendosi nella definizione del ruolo dello Stato, al punto che la salute e la sicurezza costituiscono, all’alba del XXI secolo, il cuore autentico di ogni lotta politica. Intruinsecamente legato al combattimentocontro la morte che caratterizza la modernità, il biopotere corrisponde alla logica del controllo securitariodella prevenzione sanitariae dell’intervento terapeutico che non cessa di intensificarsi nelle nostre società >> 1

    A volte le affermazioni dei sociologi appaiono quantomeno fastidiose, come spesso ricorda Bourdieu, ma che la sanità sia ormai un sistema fondante dello stato, il primo impegno che uno stato “civile” deve avere nei confronti dei suoi cittadini, viene riconosciuto anche da un famoso medico di emergenza che ha operato per tutta la vita nelle zone di guerra, Gino Strada:

    << Solo 9 miliardi dei 209 del Recovery Fund verranno usati per investimenti nel settore sanitario. Poco più del 4% per un settore fondamentale per la vita di tutti noi. Se neanche una pandemia epocale – con quasi 70 mila morti in Italia – riesce a farci riorganizzare le nostre priorità, stiamo perdendo l’ultima occasione per riformare le basi della società in cui vogliamo vivere >>

    Spesso si parla di sanità e di sistema sanitario quasi pensando a un sistema di nicchia, certo molto costoso ma ben lontano dai problemi fondamentali della società e del vivere sociale. Invece è al centro delle nostre società e merita una particolare attenzione, tanto quanto il sistema mediatico, politico-amministrativo, economico che si intrecciano occupandosi, o facendosi occupare dal sistema sanitario.

    Il sistema sanitario, come tutti gli altri sistemi, e forse più degli altri, è investito e quasi travolto dall’evoluzione tecnologica, sempre più risorse vengono impiegate per pagare l’industrai farmaceutica e quella medicale, per pagare il privato convenzionato, e le risorse per il sistema pubblico e in particolare per il personale che ci lavora, sanitario e amministrativo, tendono costantemente a diminuire costringendo gli operatori a reagire di fronte a questa situazione.

    1. Celine Lafontaine, Il sogno dell’eternità, Medusa editore, Milano 2009, p. 33 ↩︎